La scorsa settimana, prima che la neve ci seppellisse, una mia compaesana è passata da me a ricordarmi che una comunità si fonda sul dono, sullo scambio gratuito (non sul baratto), sui gesti di condivisione amorevole.
Mi ha portato un po' della sua pasta madre e il calore di un gesto gentile.
Il pane è vita, il pane è quello che non manca mai sulla tavola, il pane è il fulcro della cucina.
Ora il pane è un legame in più tra di noi, l'affetto di questa donna che ha voluto condividere qualcosa con me si rigenera ad ogni rinnovo della pasta ed è con noi nel momento importante del nutrimento.
Quel pane ha accompagnato mio marito nelle gelide notti di assonnato lavoro, insieme a del buon formaggio e da thermos di tè caldo.
Quel pane è stato la merenda dei miei bambini.
Quel pane è stato consolatorio per me che lo sbocconcellavo in attesa di avere notizie del marito, fuori da tante ore per tenere aperte le strade.
Quel pane è stato il fulcro di un momento di comunione tra i miei figli e me, che lo abbiamo impastato insieme.
Che gesto bellissimo è stato quello della mia amica! Piccolo eppure così importante.
Bello :)
RispondiEliminaun post bellissimo, e qualcosa di cui spesso ci si dimentica, anche nelle piccole comunità.
RispondiEliminaUn bel pensiero
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