sabato 29 giugno 2013

L'odore delle proprie radici.

In alcune case del mio paese si sente ancora quel meraviglioso insieme di aromi che mi riporta immediatamente ai giorni felici della mia infanzia, quando venivo in vacanza nel paese materno e andavo a portare mazzolini di fiori di campo alle vecchiette (mica erano "signore anziane", quella volta!) e la Oliva li metteva nei vasetti dello yogurt ripuliti, zia Giovanna mi baciava sulla fronte, zia Maddalena mi faceva restare a pranzo -il pranzo che cucinava sullo spolert, la cucina economica a legna.

Ieri sera l'ho sentito nuovamente e mi è rimasto per un po' sui vestiti: che sensazione meravigliosa! Che languida nostalgia...

Quel profumo di casa antica, di legno e di pietra, di sapone e minestrina, quell'aroma di pulito, ma non il profumo chimico dei detersivi di oggi, no, un pulito "atavico", non so, un pulito vero.

Un profumo che non riesco a ricreare né a comprendere fino in fondo, ma che, automaticamente, mi fa sentire in pace, mi fa sentire lo scricchiolio delle scale di legno di case perdute.

Sono felice che i miei figli lo possano ancora sentire, che possano ancora entrare a casa di qualche bisnonna (loro o di altri, non importa) e accarezzare le mani nodose e morbide di quelle anziane, vedere i loro sorrisi e ascoltare le loro parole in taich (il dialetto locale, una sorta di tedesco antico); potranno portarsi dietro, come un prezioso tesoro, la sensazione di serenità che -persino- si annusa in certi luoghi; potranno ricordare l'odore delle proprie radici, che gli permetterà di allontanarsi e tornare e vivere con una diversa consapevolezza.

venerdì 28 giugno 2013

Il segreto della Dire - I Venerdì del Libro

Quale mistero cela l'irreprensibile e severa Professoressa Matilda Spaventa?  

Dove la porta il ticchettio ritmico dei suoi tacchi quando esce da scuola e toglie il tailleur che usa come una divisa nel suo ruolo di direttrice didattica?

Una breve storia graziosissima, che lascia nel cuore un piacevole senso di leggerezza: proprio l'ideale da leggere in questo periodo, quando desideriamo che anche i racconti siano gentili e rinfrescanti come una brezza estiva.

Qui nella casa di Hilde siamo particolarmente grati alla Dire (non dite assolutamente alla professoressa Spaventa che la chiamiamo così: odia le abbreviazioni!) per averci fatto conoscere la sua autrice, Elena Vesnaver, che ci ha intrattenuti piacevolmente in un incontro in Biblioteca coi bambini del mio paese: abbiamo avuto modo di conoscere due persone (lei e il marito) deliziose .

Ecco, con una folata di vento montano soffio questo post sul blog di Home Made Mamma e sulla bacheca della Biblioteca di Filippo.


lunedì 24 giugno 2013

Piccola storia dell'orto naïf di Pileikele. 6

... e poi ci sono quelle giornate in cui ti chiedi chi diamine te lo faccia fare, di imbastire un orto a 1400 mt d'altitudine, circondato da boschi, con la neve per 6 mesi all'anno, gli animali selvatici che banchettano col i frutti della tua fatica, le grandinate improvvise, l'erbaccia che cresce a vista d'occhio, il prato impossibile da tenere curato...
Tutta 'sta fatica per pochi zucchini (forse), qualche zucca e molte cipolle...


Terra asciutta, teli TNT protettivi, trapianti freschi.
Siamo molto indietro, quest'anno.


Fiori di fragola
Erba cipollina in fiore


















Ma poi....

Il profumo dell'erba appena tagliata che copre l'odore delle moto passate di qua,

il verde della bieta che si riprende in fretta...

i fiori dell'erba cipollina che sembrano piccole esplosioni di colore...

i delicati fiorellini delle fragole, che non ti chiedono nulla...

i primi, dolci e piccantini, teneri e freschi ravanelli...

Bieta
Ravanelli e porri


le fave che, nonostante tutto, crescono robuste...

i cuor di maria che rendono romantici anche i cavoli...

le patate che decidono di crescere anche se non le ho seminate (dev'essere rimasto qualcosa nel terreno dagli anni scorsi)...

gli iris blu/viola,

le peonie rosso scuro...

Finocchi e porri con ravanelli tra le file.

Cavolfiori e "Cuor di Maria"

Il "Kohbas"



Fave da semenza saurana.


Cavoli cappucci tondi
(con trappole per topi...)


Cipolla bionda
Acquilegia
Aspetterò un bel po' prima di poter mangiare le mie zucchine...
Una pianta di patata spuntata malandrina tra l'aglio...



































...Tutto questo mi rincuora e torno a pacciamare le mie piantine, pregustando delizie per gli occhi e per la bocca.
















Quanta pazienza e quanta costanza servono per seguire un orto nel bosco....
... ma quanta soddisfazione nel perseverare!























venerdì 21 giugno 2013

Consigli di lettura 11 - Wildwood, parte seconda.



"Wildwood. Nelle profondità del Bosco Proibito".  



Ecco il secondo capitolo della saga fantastica scritta da Colin Meloy (il cantante dei The Dicemberists) e illustrata da sua moglie Carson Ellis, la aspettavo con impazienza.

Una serie di romanzi ben scritti e con illustrazioni accurate che, ne sono certa, avrà un meritato successo.



Le avventure di Prue, ragazzina sveglia e coraggiosa, e del suo sensibile amico Curtis proseguono nel bosco appena fuori Portland, in un intrico di natura selvaggia chiamato "La Landa Impenetrabile", sconosciuto ai cittadini e diviso in diverse comunità: Bosco Sud, La Radura degli Antichi, Il Principato Aviario, l'Accampamento dei Banditi e Bosco Nord, con la Via Lunga che, attraversando orizzontalmente il Bosco, collega i diversi luoghi.

L'ho acquistato mercoledì e ora uso ogni momento buono per tuffarmi nella Landa Impenetrabile...
Un libro che ti cattura già alla prima pagina.



"Una fiaba, un romanzo di formazione, un'opera artistica irripetibile. 
Questo libro trabocca di doni."
Jonathan Safran Foer.


Libri in transito:
(i libri sul comodino negli ultimi 15 giorni)

Mauro Corona - Le voci del bosco
Huston Smith - Le religioni del mondo
Jean Giono - Il nocciolo dell'albicocco
Thich Nath Hanh - Quando bevi il tè, stai bevendo nuvole
Giuseppe Pederiali - Il ponte delle Sirenette.


Questo post partecipa al Venerdì del Libro e alla Biblioteca di Filippo.

venerdì 14 giugno 2013

Kirikù e la strega Karabà - I Venerdì del Libro.


  •  Kirikù e la strega Karabà   di Michel Ocelot
  •  editore Ape Junior, 56 pagine.

Kirikù è un bambino speciale, che parla dentro la pancia della sua mamma, che viene al mondo da solo, che, appena nato, possiede già una grande saggezza.
Scaltro e curioso, decide di capire perché la strega Karabà tiene sotto scacco il suo villaggio, vessandone gli abitanti, facendo sparire gli uomini e togliendo l'acqua alle persone rimaste. 
Quando lo scoprirà troverà anche il lato buono della strega e capirà che la cattiveria non è uno stato dell'animo immutevole.

Il libro è tratto dal meraviglioso film di animazione di Michel Ocelot.

Vado a trovare, con questo post, Paola HomeMadeMamma al suo Venerdì del libro.
Partecipo anche alla Biblioteca di Filippo.








(Francia 2005)

"Il nonno di Kirikù si rivolge al pubblico affermando che la vicenda raccontata in Kirikù e la strega Karabà era troppo densa per menzionare tutte le altre avventure capitate a Kirikù prima della liberazione della strega Karabà dalla spina che le affliggeva lo spirito.

Per questa ragione, egli racconta altri quattro episodi in cui la strega Karabà è ancora contrapposta al villaggio di Kirikù.
Il maggior numero di tali racconti riguarda gli incontri tra Kirikù ed alcuni animali selvatici: una iena, un bufalo, una giraffa, nonché un fiore velenoso e la pianta che gli cresce accanto e che produce un antidoto al veleno del primo."


mercoledì 12 giugno 2013

Piccola storia dell'orto naïf di Pileikele. 5 - Vita da orticoltori in montagna

Ieri ho passato il pomeriggio a sfalciare (be', veramente a decespugliare) e oggi ho la schiena a pezzi, ma ne è valsa la pena: ora c'è un meraviglioso profumo di erba tagliata e finalmente il prato è in ordine.
L'erba era così alta che, senza volerlo, ho tagliato 3 orbettini innocenti, nascosti in quella giungla.

Gli animaletti selvatici (grandi e piccoli) che mi circondano diventano a volte troppo invadenti... 2 notti fa qualche bestia(ccia) mi ha fatto strage di giovani piantine di cappucci: mi sono rimasti in piedi mezzo cappuccio rosso su 9 e un paio di piantine di verzotti su un cassone da 18. 
Avvilimento. 


Grande soddisfazione dalle insalate in cassone,
 buone, croccanti e sane...

Anche il Ribes Nigrum è pieno di frutti e mi aspetto
un buon raccolto alla fine dell'estate: marmellate e sciroppi assicurati!

L'amareno fiorisce, vedremo se riuscirà a maturare i frutti.

Aspettiamo di vedere cosa faranno i cavolfiori...

Il fieno come pacciame: traspirante, nutriente, naturale.

La nota dolente (in cauda venenum): strage di cappucci.

venerdì 7 giugno 2013

Giochi da boscaioli...

Bello questo grande abete! Può diventare molte cose...

... la passerella di una nave pirata...

... o la trave per esercizi ginnici?...

... un destriero per un prode cavaliere...

... una sdraio su cui riposarsi.

lunedì 3 giugno 2013

Principi e Principesse, ovvero il capolavoro di animazione di Michel Ocelot.

Uno dei più bei cartoni animati per bambini che io abbia mai visto, in realtà una raccolta di 6 brevi episodi originariamente realizzati per il programma televisivo Ciné Sì nel 1989 ( grazie Google ) riuniti in un lungometraggio di circa un'oretta di durata complessiva.

L'animazione, fatta con sagome nere tipo ombre (silhouette), è talmente accurata che riesci a immaginare e "vedere" ogni dettaglio e ogni colore; la storia (anzi le storie) sono educative ma non paternalistiche, i protagonisti sono onesti e simpatici.

Nell'episodio che preferisco, "La strega", il castello di una donna accusata di essere una malvagia strega viene preso d'assalto da tutti i "valorosi" dei paraggi, ai quali è stata promessa la mano della principessa nel caso in cui riescano a espugnarlo.
Nessuno di essi riesce ad entrarvi con la forza, né a distruggerlo; solo un giovane, disarmato e coraggioso, riuscirà ad essere ammesso al cospetto della donna e lo farà semplicemente bussando e chiedendo il permesso! Una volta all'interno la "strega" si rivela in realtà una donna saggia ed intelligente, tanto da far innamorare il giovane che rinuncia volentieri alla principessa.

Sei storie intelligenti e dirette, sei racconti coinvolgenti e profondi, sei piccole perle di un autore "magico".







Prossimamente scriverò di altri due lungometraggi dello stesso autore; girano da un po' in casa nostra grazie a Raffaella di Udine, conosciuta qualche anno fa.






domenica 2 giugno 2013

Fotovoltaico!

Finalmente iniziamo il cammino verso l'autoproduzione anche in campo energetico!
Ora deve tornare il sole...