martedì 5 febbraio 2013

Blog e Blogger

Dopo aver letto un post di Daniela (http://scuolainsoffitta.com/2013/02/04/i-blogger-sono-ancora-utenti-della-rete/ ) stavo per rispondere nell'apposito spazio, ma quello che stavo scrivendo era tanto, così ho deciso di farne un post a mia volta.
Si parla di alcune tristi consuetudini di certi blogger e, benché nuova del "giro", mi sono resa conto che quello che dice l'ho già notato.

Ma davvero siamo a questi livelli? scusate, ma io ho aperto il mio primo blog da pochissimo tempo e davvero lo faccio per condividere pensieri, idee, stati d'animo ed eventuali scoperte. Lo faccio per non impazzire in questo piccolissimo borgo in cui vivo, in cui non riesco a trovare qualcuno con cui parlare di cose che non siano le cavolaie che mi rovinano i cappucci o la gelata che è arrivata troppo presto; paese dove, purtroppo e forse mi sbaglio, mi sento valutata solo in base a come curo il giardino, alla pulizia dei vetri di casa e a come mi prendo cura della mia famiglia. Cioè, io sono fiera di essere mamma e moglie, ma ho bisogno di essere riconosciuta anche come "essere pensante", senza per questo essere accusata di polemica; sento la necessità forte e impellente di confrontarmi anche su politica, etica, ecologia e quant'altro mi faccia riflettere.

Uso il blog anche per "evadere" dalle dinamiche di certi gruppi in cui non sai mai di chi ti puoi fidare.
Ma forse avrei dovuto aspettarmelo: il web non è un mondo fatato in cui le persone sono diverse da quelle che trovi per strada tutti i giorni e, probabilmente, anche questo è il suo bello. Le persone riportano nel virtuale quello che sono nella realtà di tutti i giorni, così si può trovare anche qui qualche situazione sgradevole.
Per fortuna non siamo affatto obbligati a frequentare tutti i blog e tutti i siti web, abbiamo la facoltà di scegliere di rapportarci e comunicare con i blogger che ci ispirano di più o con cui ci troviamo più in sintonia.

Il problema del "furto" di idee e immagini invece lo riesco a capire, la condivisione è bella, ma sarebbe ancor più bello ammettere onestamente da chi abbiamo pescato l'idea o chi ci ha ispirati, d'altronde tutte le nostre idee e il nostro modo di essere sono continuamente influenzate dalle esperienze che viviamo, dalle persone che incontriamo, dalle cose che leggiamo e dalle bellezze che ammiriamo, questo è normale. Il mondo dei blog non dovrebbe essere così competitivo, potrebbe piuttosto essere una fucina di idee, di progetti, di creatività, di scambi di esperienze.
Mi sembra assolutamente inutile che ci siano centinaia di blog che dicano tutti le stesse cose, con le stesse idee.

Spero di trovare col tempo un buon equilibrio in quello che faccio e delle belle persone con cui rapportarmi. Per ora sono contenta, quelle che mi hanno spronata ad affrontare questa avventura sono donne che meritano la mia Stima e che suscitano la mia ammirazione, ho trovato molti stimoli positivi e sono sicura che anche il web può migliorare, se lo vogliamo. Ha potenzialità immense, sta a noi usare questo strumento per il meglio.

3 commenti:

  1. Hai perfettamente ragione condivido quello che dici. Ho aperto il mio blog per condividere con altre persone l'esperienza della mamma e per lo più di mamma gemellare. Tante cose le ho scoperte dopo he ho fatto alcuni errori, appunto anche riguardanti le immagini, inizialmente, ma senza volerlo.

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  2. Ho letto al volo questo post alcuni giorni fa, ma di fretta, ho quindi deciso di ritornarci con più calma.
    E questa è una delle cose che mi piace nei post, posso leggere, rileggere, ponderare la risposta da dare e poi scriverla, cosa che in una normale conversazione non è così.
    Sai qual'è la cosa che mi piace di più dei blog? La possibilità di scegliere cosa ci piace e cosa no.
    Ho un blog da settembre 2008, e ho cominciato per raccontare un po' di me, una specie di diario virtuale.
    In questi anni i miei gusti sono cambiati, nel senso di blog che seguo, ho abbandonato i blog swap (quelli che si scambiano ciofecate), ho abbandonato i blog che si fanno la guerra, ho abbandonato i blog "guarda-come-sono-bravo-io/guarda-la-mia-famiglia-da-mulino-bianco/guarda-come-ho-la-soluzione-migliore-a-tutto", ho abbandonato anche i blog che sono pieni di pubblicità che lampeggia ad ogni dove e non ho mai seguito i blog di politica, ne sono già pieni i giornali e i telegiornali.
    Nel frattempo ho diviso in tre i miei blog : uno in cui parlo prevalentemente di libri, uno di patchwork e uno di fotografia.
    Non mi irrita più di tanto se prendono le mie immagini, io so che le ho fatte io, se qualcuno non è in grado e deve scoppiazzare pazienza.
    Non condivido fino in fondo una tua considerazione dove dici che le persone in fondo sono le stesse che incontri tutti i giorni, cioè è vero che sono le stesse, ma qui ci ragruppiamo per interessi, ho "conosciuto" una marea di persone nel mondo grazie al patchwork, e sto "conoscendo" tantissime amanti dei libri come me in ogni angolo d'Italia, persone che non avrei mai avuto la possibilità di incontrare.
    Che importa se non ci vediamo davanti alla scuola dei nostri figli o se non frequentiamo lo stesso bar, molto probabilmente non andremo mai a mangiarci una pizza, ma io quando passo a "lacasadihile" mi ci trovo bene lo stesso.
    Scusa sono stata lunga, forse era meglio se ci facevo un post ;)
    Buona domenica

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    1. Ciao Leyla, scusa se ci ho messo tanto per risponderti. Mi piacciono le tue considerazioni, ma quando ho scritto che le persone che trovi su internet sono le stesse che incontri per strada non intendevo dire proprio alla lettera: sì, alcune sono davvero persone che conosci realmente, ma quello che volevo dire è che, esattamente come le persone che incontriamo "fisicamente" tutti i giorni, i vari blogger e utenti di social network vari sono persone reali, quindi non esenti dagli stessi difetti (e pregi, perché no) di chi ci circonda. Ecco, intendevo che non bisogna aspettarsi che nel mondo della rete la gente sia migliore, come dici tu possiamo tuttalpiù scegliere che gruppi "frequentare" e trovarci per affinità, possibilità che non sempre si ha (per questioni di numeri)nella vita "reale".
      Infine, grazie davvero per il complimento che mi fai: vieni a trovarmi quando vuoi: la porta della casa di Hilde è aperta!
      Un saluto, buon fine settimana.

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